Istant Pool Ballottaggio
Bersani 61,5%, Renzi 38,5%
POLITICA - Il sindaco di Firenze scrive su su Twitter: "Era giusto provarci". Ora bisognerà vedere se i risultati reali confermeranno i sondaggi
“Oggi è una giornata di festa, poche chiacchiere”, a dirlo è Bersani al seggio nella sua città: Piacenza dove si è recato prima di raggiungere Roma per lo scrutinio. Molto contenuto anche Renzi. Solo un accenno alle regole: “l'accusa di averle violate mi ha ferito umanamente. Ma basta polemiche, pensiamo a votare”. Nel giorno decisivo, alla fine della lunga sfida sulla leadership, il segretario Pd e il sindaco di Firenze cercano rasserenare gli animi dopo settimane di scontri. Renzi a sorpresa spiazza tutti e va alle urne di buon mattino. “ Ho parlato già troppo in questi giorni, fatemi votare”, risponde secco Bersani.
Alle 17.30 avevano votato 2 milioni e 300 mila. In calo rispetto al primo turno quando l’affluenza era stata di oltre 3 milioni. Gli unici problemi fino ad ora si sarebbero stati registrati in Toscana, a Cagliari e in alcuni seggi di Roma per questioni organizzative. Dal comitato di Renzi denunciano che la validità del voto è a rischio perché mancano i registri dei votanti del primo turno. Per il resto, assicura il presidente dei garanti Berlinguer, tutto ok. .”Dai 9232 seggi - precisa Berlinguer - non vengono segnalati problemi di particolare rilievo. Un ringraziamento ai candidati e ai loro sostenitori che stanno contribuendo alla regolarità e tranquillità del voto”. Ai seggi si sono recati anche chi, pur non avendo avuto risposta dal comitato provinciale, si è presentato lo stesso esibendo la mail con cui Renzi invitava comunque al voto chi non si era registrato. Su 100 mila, poco più di 7 mila le richieste di deroga accolte.
“Ho dato il mio voto a Bersani - dice Laura Puppato, tra i candidati alle primarie - perché garantisce il mio programma. Queste primarie sono state comunque una dimostrazione di partecipazione e di civiltà, un evento che tutto il mondo ci invidia”. “Ho scelto Bersani- ha detto il leader di Sel Nichi Vendola - perché al centro delle sue parole ci sono due concetti che si incrociano e sono decisivi per affrontare la crisi del nostro tempo: lavoro e morale”.