A Napolitano proporremo governo 5 Stelle
POLITICA – Il movimento torna a smentire ipotesi di alleanze e i neoparlamentari si preparano a 'sforbiciare' indennità.e diarie. Grillo: “Se passa la fiducia ad altri partiti mi ritiro dalla politica”. Annullata la marcia per l'insediamento
”Al presidente Napolitano chiederemo un governo del M5S”, dichiara il futuro capogruppo al Senato Vito Crimi che spiega la posizione del Movimento al momento delle consultazioni con il Capo dello Stato, tornando a smentire possibilità di alleanze. “Non abbiamo deciso ancora il nomedel nostro premier perchè, per noi, l'importante è lavorare sui 20 punti del nostro programma”.
E a proposito di un ipotetico referendum per un’intesa con il Pd: “Non c'è stata una persona che si è alzata per sollevare la questione”', sottolinea il capogruppo alla Camera Roberta Lombardi. “Noi non facciamo accordi di questo tipo, proporremo e voteremo il nostro candidato ma non facciamo accordi per ottenere qualcosa in cambio di qualcos’altro. Non leggiamo appelli ma l'appello lo abbiamo fatto noi dicendo prima delle elezioni di votare M5S”.
Dal suo blog Grillo taglia corto: “Per quanto mi riguarda non ci sarà alcun referendum interno per chiedere l'appoggio al pdmenoelle o a un governo pseudo tecnico” che rincara mostrando una versione estesa del tweet con il quale ha annunciato il suo ritiro dalla politica in caso di fiducia al governo. “I partiti - scrive Grillo - cercano di addossare al M5S la responsabilità dello sfascio del Paese dopo aver inciuciato per 20 anni e sorretto insieme il governo di Rigor Mortis alla luce del sole. In campagna elettorale il nostro slogan è stato 'Mandiamoli tutti a casa!' e per questo il M5S è stato votato da più di 8 milioni di italiani. Nel 'Non Statuto' e negli impegni sottoscritti dai neo parlamentari sono esclusi in modo categorico accordi con i partiti”.
Nel corso dell'assemblea in un albergo dell’Eur era stato deciso di soprassedere sull’iniziativa della 'passeggiata' di accompagnamento dei neoeletti nel giorno dell'insediamento per evitare il rischio di alimentare accostamenti del movimento al fascismo. A partire da mercoledì i gruppi parlamentari torneranno a riunirsi alla Camera e al Senato. Lunedì e martedì i neo-parlamentari saranno impegnati con la registrazione in Parlamento. “Come avviene in un qualunque primo giorno di lavoro - ha spiegato Crimi - dovrete prendere le carte per accettazione e firmarle solo in seguito”. Tra i punti caldi dell’odierna assemblea anche la modifica del codice di comportamento degli eletti, che al momento prevede riduzioni solo per gli stipendi.