Berlusconi “Commissione
d’inchiesta sui magistrati”
Un video girato sotto Palazzo Grazioli ritrae Berlusconi che coltiva l'idea di istituire una commissione di inchiesta sull'operato dei magistrati, spiega la funzione dei partiti per i 'politici di professione' e preannuncia uno svecchiamento del partito
Roma. Il 29 settembre, dopo la mezzanotte Berlusconi scende in strada, in via del Plebiscito, dove ha sede la sua residenza romana, e si intrattiene con alcuni giovani. Uno lo riprende, mentre il Presidente del Consiglio accenna ai suoi "persecutori" cronici. Giudici, sinistra e giornali comunisti.
Quel video è stato diffuso oggi in esclusiva da Repubblica Tv ed è destinato a fare molto discutere.
"Io ho contro la sinistra, il centro, i giornaloni, i giudici... Tu sei un giudice? (rivolto ad una della persone che ha davanti, ancora risate)... E poi sui giudici voglio dirvi una cosa, affinché abbiate la consapevolezza di ciò che succede. Ci sarebbe da chiedere una commissione parlamentare che faccia nomi e cognomi e dica se, come credo io, c'è una associazione a delinquere nella magistratura", afferma Berlusconi.
"Quando esce una legge che al pm non va, lui la impugna e la porta all'attenzione della Costituzionale e la Corte la abroga. Ad esempio, noi facemmo una legge in base alla quale un cittadino italiano sottoposto a un processo, quando veniva giudicato innocente, non poteva essere più chiamato in appello per lo stesso reato. Per i giudici invece è prassi farlo, perché al pm magari quella persona sta antipatica, oppure ha un pregiudizio politico. Ma se per i giudici è un mestiere, e sono pagati per quello, per un cittadino è la rovina, sia dal punto di vista familiare che economico. La nostra era la legge più giusta e il 90% dei cittadini era d' accordo, e l'hanno abrogata i giudici della Corte Costituzionale. E allora ditemi: in che mani è la sovranità del Paese? E' nelle mani dei pm di sinistra. Scrutate il cielo perché ci sono gli angeli che stanno certamente vegliando su di noi e ci difendono dai giudici".
Poi una barzelletta sugli ebrei: "Un ebreo racconta a un suo familiare... Ai tempi dei campi di sterminio un nostro connazionale venne da noi e chiese alla nostra famiglia di nasconderlo, e noi lo accogliemmo. Lo mettemmo in cantina, lo abbiamo curato, però gli abbiamo fatto pagare una diaria... E quanto era, in moneta attuale? Tremila euro... Al mese? No al giorno... Ah, però... Bè, siamo ebrei, e poi ha pagato perché aveva i soldi, quindi lasciami in pace... Scusa un'ultima domanda... tu pensi che glielo dobbiamo dire che Hitler è morto e che la guerra è finita?... Carina eh?"
Un Cavaliere in grande spolvero che conclude così: "Domani sono in Parlamento per otto ore, quante me ne diranno...(i ragazzi gli dicono 'noi arriviamo a 316')... sì, e allora mettetevi in lista che la prossima volta... metà donne, e poi tutti giovani... perché anche io lo dico: nel nostro partito di vecchio ci basto io, tutti gli altri devono essere giovani".