Due misteri
da svelare
L'inchiesta sulla morte di Brenda. Si indaga su un computer e su un mazzo di chiavi. Riaperte le indagini sulla fine dello spacciatore Cafasso
La procura di Roma indagherà sulla morte di Gianguarino Cafasso, il pusher dei trans, quello che, secondo i carabinieri arrestati per il presunto ricatto a Marrazzo, aveva girato il video in cui l'ex governatore era con la trans Natalie. Cafasso è morto a settembre, era in un hotel alla periferia di Roma con la sua compagna, la trans Jennifer. Finora si è parlato di arresto cardiaco dovuto a overdose, ma adesso dall'ipotesi di morte naturale si potrebbe passare a quella di omicidio volontario.
E la morte di Cafasso sarebbe legata a quella di Brenda, gli inquirenti hanno fatto sapere che dall'appartamento mancherebbe uno dei tre mazzi di chiavi: la porta è stata trovata chiusa con due mandate, le chiavi appese alla parete. Un altro mazzo di chiavi fu rubato alla trans durante l'aggressione dell'8 novembre scorso, quando una banda di stranieri le sottrasse anche il cellulare, quello con i numeri dei clienti importanti.
Poi c'è la questione del computer, le trans che la conoscevano dicono che lei un computer ce lo aveva, e sapeva usarlo bene: in serata comunque dovrebbe arrivare qualche risposta dai tecnici che stanno recuperando i dati dell'hard disk. Intanto spuntano rivelazioni sul fatto che sia stata la Natalie ad incastrare Marrazzo.
Nel giro delle trans romane adesso c'è paura, oggi in questura le associazioni che tutelano le trans hanno chiesto garanzie per chi sa qualcosa e decide di parlare
Romolo Sticchi