Grecia: sì agli aiuti
Ma Paese commissariato
Dopo 12 ore di discussione, i ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno raggiunto l'accordo per dare il via libera al piano di aiuti per la Grecia. Da ora in poi sarà la Troika a vigilare su quanto farà Atene per risanare il Paese. In pratica, Ue-Bce-Fmi presiederanno la Grecia, in quello che appare un vero e proprio commissariamento
Dopo 12 ore di discussione, i ministri delle Finanze dell'Eurozona hanno raggiunto l'accordo per dare il via libera al piano di aiuti per la Grecia. 130 miliardi di euro, da erogare fino al 2014, a cui si aggiungerà la cancellazione di una parte importante, pari a 107 miliardi di euro, del debito di Atene detenuto dai creditori privati. Con tutti i se ed i ma del caso, il nuovo accordo ''garantisce che il Paese resterà nell'euro'', secondo quanto ha confermato anche il presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker.
Con i 110 miliardi già sborsati con il primo programma del 2010, la cifra totale sale a 240 miliardi di denaro e nella somma non ci sono né lo 'sconto' che i privati - ovvero le banche creditrici - hanno finito per concordare, che è pari al 53,5% del valore nominale dei bond nelle loro mani, né gli impegni di Bce e Banche centrali nazionali rispettivamente per cedere i profitti dei bond in portafoglio e alleggerire gli interessi sui debiti correnti.
Da ora in poi sarà la Troika a vigilare su quanto farà Atene per risanare il Paese. In pratica, Ue-Bce-Fmi presiederanno la Grecia, in quello che appare un vero e proprio commissariamento. Soddisfazione viene espressa da più parti. Il primo è il presidente della Bce, Mario Draghi che parla di “un accordo molto buono''. Ma Draghi ha sottolineato i due aspetti politicamente più sensibili, su cui il Paese dovrà impegnarsi: i partiti greci dovranno dare sostegno agli impegni presi stanotte dal primo ministro Lucas Papademos e dal ministro delle Finanze Evangelos Venizelos e la messa in atto del programma dovrà essere ''correttamente monitorata''.
E' un bel risultato ha commentato il premier italiano Mario Monti, che ha partecipato alla riunione nella sua qualità di ministro dell'Economia, insieme al viceministro Vittorio Grilli. C'è voluto "un lungo lavoro", ha aggiunto Monti, ma che dimostra che alla fine "l'Europa è anche in grado di funzionare". E di ''un nuovo inizio per la Grecia'' ha parlato il ministro danese all'Economia Margrethe Vestager, presidente di turno del Consiglio, al suo arrivo alla riunione dell'Ecofin.