Falklands
fantasmi del passato
C'è tensione tra Argentina e Gran Bretagna. Correva l’anno 1982 quando i due paeso si affrontarono a suon di armi per la contesa dell’arcipelago delle Falklands. Ora si contendono il petrolio delle Malvinas
C'è tensione tra Argentina e Gran Bretagna. Sembra di essere tornati indietro nel tempo.
Correva l’anno 1982 quando, tra i mesi di marzo e giugno, Argentina e Inghilterra si affrontarono a suon di armi per la contesa dell’arcipelago delle Falklands.
Dal 1833 le isole argentine sono sotto la sovranità inglese. Oltre un secolo e mezzo dopo, il 2 aprile 1982, le isole furono occupate dai militari argentini La reazione del Governo britannico all'invasione fu assai decisa: il primo ministro Margaret Thatcher inviò navi da guerra, sottomarini nucleari, aerei e truppe che in alcune settimane riconquistarono il territorio.
Oggi l'arcipelago è uno dei 16 territori non autonomi sottoposto alla supervisione del "Comité de descolonización" delle Nazioni Unite, che ha lo scopo di controllare annualmente il rispetto delle azioni tese ad evitare il colonialismo.
Ma oggi le isole tornano ad essere oggetto del contendere tra Argentina e Gran Bretagna. Allora si trattava di colonialismo, oggi terreno di scontro è il petrolio.
Secondo uno studio effettuato dalla Geological Society of London, nelle profondità abissali delle Falklands ci sarebbe una quantità di petrolio tale da riempire 60 miliardi di barili. E ci ha pensato una società britannica, la Desire Petroleum, a fare un primo sopralluogo per valutare la situazione.
L'Argentina non ci sta e mette i bastoni tra le ruote, o meglio i timoni, alla flotta britannica emettendo un Decreto Presidenziale che riduce la navigazione verso le Malvinas/Falklands, rendendo di fatto obbligatoria l'autorizzazione per tutti coloro che intendono fare rotta verso le isole contese.
Il Governo presieduto da Cristina Kirchner, infatti, ha opposto un fermo “no” alle trivellazioni inglesi, protestando ufficialmente con Londra e manifestando tutta la propria contrarietà all’Onu.
Come finirà lo sapremo nelle prossime settimane. E’ auspicabile un intervento rapido delle Nazioni Unite onde evitare pericolosi ritorni al passato. La guerra dell'82 lasciò sul campo 323 morti tra i soldati argentini nel corso del conflitto e un numero simile - tra i 300 e i 400 - , in una vera e propria epidemia di suicidi tra i reduci, nei venticinque anni successivi.