Cancellieri e Severino
rischio escalation terrorismo
ROMA – Dopo l'attentato a Roberto Adinolfi esiste il rischio di crescita della violenza eversiva dicono i ministri di Interni e Giustizia. La guardasigilli: “Credo nel buon Dna degli italiani. Credo anche che in questo caso l'Italia sappia reagire e non sia l'inizio di un periodo cupo”
Il rischio di “un'escalation” del terrorismo è concreto, avverte il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, al Salone del Libro di Torino. Una situazione che, per la titolare del Viminale, richiede “molto rigore e molta attenzione ”e che ha spinto il governo ad impegnarsi “su tutti i fronti su cui sarà necessario lavorare”. “Sono state potenziate le misure di sicurezza" dice la Cancellieri ai cronisti “ E lo faremo ancora di più”.
Timori a cui hanno fatto seguito anche quelli del ministro della Giustizia Paola Severino, che dichiara di essere “molto preoccupata”. “So quanto sia seria il ministro Cancellieri – dice il guardasigilli - e quanto avrà pensato prima di rendere questa dichiarazione”. Il ministro della Giustizia dichiara che il documento del nucleo Olga non è “affatto sufficiente per identificare l'origine del fenomeno. Dobbiamo lasciare tempo agli investigatori per svolgere loro lavoro. Ci vuole molta cautela prima di indicare una matrice anarchica”.
Sul rischio che le motivazioni degli anarchici possano creare consenso, il ministro si dice certa “nel buon Dna degli italiani. Credo anche che in questo caso l'Italia sappia reagire e non sia l'inizio di un periodo cupo”. "Un'area di consenso - ha detto, invece, il ministro dell'Interno - riteniamo che se c', sia molto circoscritta, e non credo che nelle corde popolari ci sia consenso per queste cose". "E questo - ha aggiunto - molto importante, che tutta la cittadinanza reagisca e prenda le distanze".
“Evitiamo gli allarmismi”, avverte Andrea Riccardi, anche se, spiega il ministro per l'Integrazione, “nessun fatto va sottovalutato. Bisogna essere attenti perché la violenza può pescare in un clima di tensione. Io ho vissuto gli anni di Moro e so come si possa arrivare facilmente a uno scontro, non siamo a quel livello però non bisogna sottovalutare certi segnali”. Dopo quasi quarant’anni Genova torna a essere teatro di azioni terroristiche.
A rivendicare l'attentato all’Ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi è stata la Federazione anarchica informale-Cellula Olga dedicata a Olga Ikonomidou, una di otto anarchici arrestati in Grecia. Per “ognuno” degli altri sette l’organizzazione annuncia un'azione terroristica e per il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce: “Non si può escludere” questa “possibilità di nuove azioni”.
Carlo Castellano, ex manager Ansaldo, gambizzato nel 1977 promuove una manifestazione a favore di Adinolfi. Mentre lunedì sciopero di protesta dei lavoratori Ansaldo contro l’azione terroristica. Tutto questo mentre il Dipartimento di Pubblica sicurezza invia una circolare a prefetti e questori con l’invito ad alzare il livello di attenzione, aumentando la vigilanza degli obiettivi a rischio, gli uffici e le personalità più esposte ad eventuali, nuovi salti di qualità delle azioni criminali.