Stop del
Governo
al nucleare
Soprassedere sul programma nucleare e inserire l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione degli impianti nel decreto omnibus, all'esame del Senato. Lo ha deciso il Governo, che fa un passo indietro rispetto alle previsioni. Questa decisione potrebbe fare decadere il quesito referendario del 12 giugno prossimo
No alle centrali nucleari. Lo stop arriva dal Governo, che ha deciso di soprassedere sul programma nucleare e ha inserito l'abrogazione di tutte le norme previste per la realizzazione degli impianti nel decreto omnibus, all'esame del Senato.
Il passo indietro potrebbe fare decadere il quesito referendario sul nucleare, che si voterà il 12 giugno. “Si recepisce il testo del referendum abrogativo sul nucleare” dice Francesco Rutelli dell’Api, mettendo fine “a una illusione priva di presupposti economici e di garanzie di sicurezza”.
Il segretario del Pd Pierluigi Bersani parla di vittoria per l'opposizione e per "già prima dell'incidente in Giappone aveva messo in luce l'assurdità del piano così come il governo lo aveva concepito". "Ora dobbiamo uscire dall'ambiguità - ha detto Bersani - e dire quale politica energetica vogliamo fare: non basta la moratoria sul nucleare, perché si aspettano risposte sulle energia rinnovabili dopo il disastro del decreto Romani. Noi incalzeremo il governo - ha affermato il segretario del Pd - e domani faremo un question time in cui vogliamo risposte chiare perché ci sono 100mila persone, per lo più giovani, che stanno perdendo il lavoro".
Per Di Pietro si tratta dell'"ennesima truffa del governo agli italiani". Ma così non è secondo il leader dell'Idv. "Se il governo - ha spiegato Di Pietro - avesse deciso di rinunciare al nucleare non potremmo che essere felici. Invece con questo emendamento si dice soltanto che si posticipa l'individuazione delle località in cui realizzare le centrali". "Non giochiamo a fare i furbi. E' evidente - ha proseguito - che l'esecutivo ha capito che la partita referendaria è persa e la vuole far finire prima del tempo".
Una legge truffa in salsa nucleare, un modo per non portare in aula il quesito referendario, denunciano i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante."Addio al referendum sul nucleare. Il Governo vigliaccamente toglie la parola agli elettori, portando in Aula un emendamento al decreto omnibus che verrà votato tra oggi e domani che intende abrogare le disposizioni relative alla realizzazione degli impianti nucleari. E addio anche alla moratoria di un anno, perchè la procedura viene semplicemente sospesa sine die, in attesa forse di tempi migliori e sicuramente dopo avere aggirato l'ostacolo del referendum che avrebbe bocciato l'avventura nuclearista del Governo". Per Della Seta e Ferrante "La paura fa novanta e il Governo pavido preferisce far saltare il quesito referendario, nel fondato timore che la bocciatura degli elettori fosse la pietra tombale sull'assurdo e pericoloso ritorno delle centrali atomiche nel nostro Paese".
Il ministro dell'Economia Tremonti ha rilanciato l'idea di un piano europeo sulle fonti rinnovabili.