Bufera su Albertini
POLITICA – L’ex sindaco di Milano: “Non fatemi parlare”, ma poi precisa “niente di penalmente rilevante”. Il Pd chiede chiarezza. La Lega: "Toni mafiosi"
Non c’è nessun risvolto penale nelle dichiarazioni del candidato governatore in Lombardia, Gabriele Albertini, che si era rivolto al presidente uscente Formigoni invitandolo a non farloinquietare troppo “perché - aveva detto - posso fare dichiarazioni che lo metterebbero a terra e lui sa di cosa sto parlando”.
Formigoni aveva accusato l’ex sindaco di Milano di puntare a poltrone che si aggiungerebbero a quella di eurodeputato. Albertini, lanciando l' “avvertimento” a Formigoni, ha sottolineato: “I colloqui che hanno riguardato alcuni argomenti molto vicini a lui sono avvenuti nel mio ufficio e sappiamo di cosa sto parlando. Non parliamo di poltrone perché non credo abbia argomenti apprezzabili da rappresentare”. L'ex sindaco ha precisato di non avere motivi di conflitto con Formigoni. “Ha fatto la scelta sbagliata di abbandonare il campo e di 'rientro' per ragioni, a mio avviso, di potere e non di obiettivi, valori e proiezione futura. E' un politico di professione, non so perché si è offeso quando ho detto la verità”.
Le dichiarazioni scatenano una bufera nel mondo politico. Il Pd chiede che l'ex sindaco di Milano parli chiaramente mentre altri esponenti del partito parlano di linguaggio inquietante. “O è un bluff o c’è qualcosa di rilevante che riguarda Formigoni di cui solo Albertini è al corrente”, commenta Umberto Ambrosoli. Dure critiche arrivano anche dalla Lega con Matteo Salvini che parla di “un linguaggio che si usa altrove, con la coppola, per minacciare qualcuno”.