Fango
killer
Monterosso, perla delle Cinque Terre. La bellezza di questo angolo del Levante ligure finisce sfregiata, in pochi minuti, dalle colate di fango. La Liguria, piegata dalle piogge torrenziali, piange le sue vittime
Monterosso, perla delle Cinque Terre. La bellezza di questo angolo del Levante ligure che il mondo ci invidia, finisce sfregiata in pochi minuti, dalle colate di fango e dai fiumi che invadono le strade, dall'acqua che sbriciola le colline terrazzate e porta la morte anche nei luoghi che si ritenevano più sicuri, fin dentro le case dei cittadini. E per provare a salvare la sua Monterosso che è morto Sandro Usai, da volontario cercava di aprire i tombini per far defluire l'acqua che l'ha travolto e ucciso.
Da Bruges è arrivata la solidarietà mista ad l'amarezza del capo dello Stato Napolitano. ”Purtroppo non si è riusciti a impedire che ci fossero vittime umane. Mi pare che ora la situazione atmosferica stia migliorando. Sono tributi molto dolorosi che purtroppo paghiamo ai turbamenti e ai cambiamenti climatici, non solo noi”.
E' accaduto un anno fa, è successo ancora. La Liguria è di nuovo in ginocchio, piegata dalle piogge torrenziali, piange sette vittime. Sei se le è portate via il fango e il fiume Vara in un piccolo comune dello Spezzino andato quasi distrutto, Borghetto Vara, epicentro di questo terremoto d'acqua, ultimo simbolo dell'Italia del dissesto idrogeologico che ai primi temporali, si frantuma, si sfalda.
Una anziana coppia di coniugi e una signora sono morte nel crollo di un'abitazione, altri due anziani sono annegati in casa, i loro corpi sono stati ripescati solo con l'intervento dei subacquei, un'altra persona ha perso la vita in circostanze non ancora accertate.
E mentre ci sono dispersi e si lavora per liberare una decina di bambini bloccati in un asilo a Brugnato, per chi è scampato alla morte c'è da fare i conti con danni enormi e uno scenario da apocalisse: strade interrotte e ponti saltati, paesi isolati e case distrutte.