Rifiuti,
Napoli soffoca
Nuova giornata di proteste. Una situazione “impossibile” per il procuratore Giovandomenico Lepore che parla di alcuni indagati. Il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo annuncia provvedimenti straordinari. Governo pronto al decreto. Altolà della Lega
I miasmi si levano dai cumuli di immondizia, ammorbano l'aria e minacciano la salute della gente. A Napoli, sotto un sole cocente il disagio cresce in misura esponenziale. Ormai non si riesce nemmeno a capire quante migliaia di tonnellate di rifiuti si trovino realmente per le strade e le piazze del capoluogo campano. Il vero pericolo è però costituito dai roghi,che diffondono diossina: 55 solo la notte scorsa appiccati un po’ dappertutto.
Anche oggi non sono mancati blocchi e proteste da parte di persone che si dicono esasperate e che spargono i rifiuti lungo la sede stradale. E’ avvenuto in molti punti della città e nel quartiere Agnano. Il traffico è stato a lungo paralizzato dai manifestanti che hanno bloccato anche l'accesso alla tangenziale. Per tutto il giorno i mezzi dell'Asia - l'azienda del comune di Napoli – hanno lavorato con gli operai mandati a fronteggiare le situazioni più critiche, ma non è bastato. Il problema è lo smaltimento. La spazzatura resta per strada perché i camion, che adesso si muovono sotto la scorta della polizia, non sanno dove scaricare. L'unica discarica cittadina - quella di Chiaiano – che una volta accoglieva fino a 800 tonnellate al giorno è ormai satura.
In piazza oggi sono scesi anche i precari Bros. I disoccupati organizzati hanno protestato alla loro maniera per via Caracciolo, dove hanno avviato la pulizia del lungomare, raccogliendo carta, plastica e vetro. Anche davanti alla sede della regione Campania hanno realizzato simboliche isole ecologiche per dire che loro sono pronti a fare il lavoro per il quale sono stati formati.
“Affronteremo il problema cercando le soluzioni più appropriate”, rassicura da Bruxelles il premier Silvio Berlusconi. “Il Governo ha allo studio un provvedimento straordinario”, annuncia il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo un incontro d’urgenza con il sindaco Luigi de Magistris. Ma dura appare la reazione della Lega che ha già bloccato due volte i decreti del Governo. “Non accetteremo decreti truffa, sennò volano le sedie” avverte il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli.
Sull'emergenza torna anche il presidente Giorgio Napolitano. “ E’ assolutamente indispensabile e urgente un intervento", dice il Capo dello Stato. Al momento l'unica soluzione in grado di far respirare Napoli, che annaspa tra 2300 tonnellate d'immondizia, è proprio quella che prevede il trasferimento dei rifiuti fuori regione. Ma a questo, di fatto, la Lega ha imposto lo stop.