Palle, palloni
e paperoni
Cessioni milionarie e colpi di scena. Tra campagne acquisti milionarie e addii amari, lo sport più amato dagli italiani fa discutere anche in vacanza
Il calcio estivo, si sa, tiene banco pur se lontano dai campi di gioco. E quest'anno più di altri anni. I colpi di scena si susseguono e, tra campagne acquisti milionarie e addii amari, lo sport più amato dagli italiani fa discutere tutti, ma proprio tutti.
RONALDO AL REAL. La notizia è ufficiale. Cristiano Ronaldo al Real Madrid.
L'affare, secondo il sito ufficiale della sua ex squadra Manchester United, appare concluso e le cifre sono da capogiro. Florentino Perez pagherà 94 milioni di euro, la cifra più alta nella storia del calcio, per avere nella sua squadra il pallone d'oro. Il Manchester United ha dichiarato di "aver accettato l'offerta record", la più alta mai pagata nella storia del calcio.
LA CESSIONE DI KAKA'. E Ronaldo sarà in buona compagnia al Real. Di qualche giorno fa la notizia della cessione di Kakà dal Milan. 67,5 milioni andranno ai rossoneri, ma le polemiche si sprecano. Ieri Paolo Maldini ha dichiarato, senza mezzi termini, che senza il brasiliano la Champions per il Milan diventa un obiettivo troppo lontano. "Guardare i conti è una cosa logica ma poi bisogna fissare obiettivi raggiungibili", ha detto Maldini nella sua prima conferenza stampa da ex, "e senza Kakà la Champions è un’utopia".
E anche il noto comico, tifoso del Milan, Teo Teocoli, come molti milanisti, si dissocia dalla scelta della società di cedere il brasiliano. In una lettera dal tono scherzoso, ma pungente Teocoli si rivolge a Berlusconi consigliandogli di vendere Villa Cerosa e non Kakà. E poi dice: "se davvero vendiamo Kakà mi dimetto da milanista. Confermo, non andrò più allo stadio. Nemmeno con un biglietto omaggio. Vendete Kakà (e Pirlo, già che ci siete...)- scrive Teocoli- e la domenica andrò a vedere la Fiera del Mobile di Cantù o la Mostra degli Uccelli Impagliati di Gallarate"
IL CASO MALDINI. Paolo Maldini, che nell'ultima partita di campionato a detto addio al calcio giocato, prende le distanze dalle scelte del Milan e ha dichiarato che sta pensando all’offerta presentatagli da Ancelotti di seguirlo a Londra. Dopo l’amarezza manifestata per il mancato intervento dei vertici rossoneri in seguito agli striscioni degli ultrà, ieri lo storico capitano rossonero ha aggiunto: "Galliani aveva preso le mie parole come una cosa personale. Ma il Milan non è identificabile in una sola persona. Mi aspettavo qualcosa di diverso. Le parole di Berlusconi invece mi hanno messo a mio agio, con il cuore in pace". E ora cosa nasconde il futuro? "Ho ricevuto proposte di vario tipo, dagli sponsor storici o altro. Dal Milan niente, ma c’è tempo. Se mi affideranno incarichi di responsabilità sarà difficile dire no, ma non voglio posizioni di facciata. Mi proposero la guida del settore giovanile ma ho rifiutato perché penso che in quella posizione serva gente con esperienza in quell’ambito e io non ce l’ho".