Berlusconi in Veneto: "Aiuti". Contestato
Berlusconi in Veneto promette aiuti. Ma a Vicenza e a Padova sono tanti i cori e le scritte che chiedono le dimissioni del Premier. Proteste anche a l'Aquila. Napolitano, parlando ai ragazzi: "Disastri ambientali perché non si rispettano le regole"
L'aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sarà "sostanzioso e immediato". E' la promessa del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giunto questa mattina a Monteforte D'Alpone (Verona), da dove ha iniziato il sopralluogo alle zone del Veneto colpite dal maltempo di questi giorni.
“Non sono venuto prima qui - ha spiegato il premier Berlusconi - per non disturbare i soccorritori. Ma abbiamo già avviato la pratica con l'Europa, con la Commissione Europea con cui ho parlato più volte e venerdì verrà qui il commissario Tajani per prendere atto di tutto quello che è successo. Stiamo preparando un elenco dettagliato dei danni: voi sapete che l'Unione Europea è in grado di partecipare con una percentuale dei danni che si sono verificati".
"L'aiuto dello Stato sarà subito inserito nella finanziaria" ha detto il premier agli amministratori dei Comuni alluvionati.
Ma le belle parole non frenano le contestazioni. Da Vicenza a Padova, tanti gli striscioni e i cori contro il presidente del Consiglio: "Dimissioni" e "Bunga bunga".
E la tensione è palpabile anche a l'Aquila, dove è atteso Berlusconi. "Tu bunga bunga e noi macerie" sta scritto in un cartello, che una cinquantina di manifestanti hanno portato nei pressi della Caserma della Guardia di Finanza.
Intanto, a fianco di Berlusconi in Veneto, il leader del carroccio Umberto Bossi: "Vi ho portato qua Berlusconi - ha detto Bossi - e su quello che ha detto potete stare sicuri. Zaia controllerà tutto, Tremonti è Veneto e non vi dovete preoccupare". "Il governo darà gli sghei", ha concluso Bossi.
Il presidente del Veneto Luca Zaia, al termine dell'incontro a Vicenza con il premier Silvio Berlusconi, si è detto "fiducioso sull'effetto che avra' sicuramente questa visita".
Dure le parole del presidente della Repubblica durante un incontro al Quirinale con i ragazzi vincitori del concorso "Immagini per la terra" che ha spiegato: "Il mancato rispetto delle regole è alla radice di molti disastri ambientali". Il capo dello Stato, rispondendo a una domanda di uno dei giovani studenti, ha detto: "Purtroppo agli uomini a volte piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell'immediato. E così non rispettano le regole: c'è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione. Dunque ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte bisogna che vengano rispettate. Spero che voi - conclude rivolgendosi ai ragazzi - cresciate con questa convinzione".