Libera?
E' giallo sul rilascio di Rossella Urru sequestrata in Algeria quattro mesi fa con due cooperanti spagnoli. Stretto riserbo della Farnesina. La famiglia, " attendiamo le comunicazioni ufficiali". Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo i rapitori avrebbero chiesto un riscatto di 30 milioni di euro
Rossella Urru sarebbe stata liberata in Mali, secondo quanto riferiscono fonti giornalistiche mauritane. La famiglia della cooperante non ha però avuto alcuna conferma della liberazione dall'Unità di crisi della Farnesina. Lo hanno detto gli stessi genitori parlando con i giornalisti arrivati a Samugheo e telefonicamente col presidente della Regione delle Regione sarda, Ugo Cappellacci.
A casa della famiglia Urru tutti hanno voluto essere vicini alla famiglia in un momento di angosciosa attesa della conferma della liberazione. A Samugheo è tornato il silenzio, dopo alcuni cortei di auto a clacson spiegati in segno di gioia. Cortei che si sono subito interrotti quando si è appreso che mancava la conferma ufficiale della liberazione.
"Fino a che la notizia della liberazione di Rossella Urru non sarà verificata - le verifiche sono in corso - essa va considerata come non veritiera", dichiara ai media Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze del ministro degli Esteri appena rientrata da una missione in Mauritania per accelerare la liberazione della cooperante.
Il ministro degli Esteri spagnolo, Jose' Manuel Garcia-Margallo, si è recato oggi a Bamako, in Mali per informarsi della situazione dei due connazionali rapiti insieme alla Urru. Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo 'Jama'at tawhid wa al-Jihad fi Afriqiya al-Gharbiya', il gruppo dissidente di al Qaeda che aveva rivendicato il rapimento dei tre cooperanti, avrebbe chiesto 30 milioni di euro di riscatto.