Luisa Amatucci
La sua famiglia è composta interamente da artisti e Luisa non ha smentito quello che sembra una vera e propria eredità genetica. Ha cominciato la sua carriera molto giovane quando, alla tenera età di 8 anni, ha lavorato al fianco della zia Isa Danieli in Amore e magia nella cucina di mamma, scritto e diretto da Lina Wertmuller. Quando Luisa ha compiuto 13 anni, Eduardo De Filippo ha riadattato appositamente per lei un personaggio e l'ha diretta in Bene mio, core mio. E da allora il palco teatrale l'ha vista distinguersi in pièces come Ferdinando di A. Ruccello, al fianco di Isa Danieli e Marzio Honorato, Stella, scritto e diretto da P.Paolo Palladino, L'esibizionista di L Wertmuller, Miseria e nobiltà di M. Scarpetta, e tante altre. Nel 1992 ha esordito nel mondo cinematografico con Io speriamo che me la cavo di L. Wertmuller, un successo che le ha aperto la strada per nuove interpretazioni come La signorina Giulia di Malafante e Ninfa Plebea di L. Wertmuller. In televisione al fianco di Lina Sastri, Mariano Sigillo e Isa Danieli ha interpretato Assunta Spina per la regia di Sandro Bolchi. Sul piccolo schermo dall'esordio di Un posto al sole, Luisa interpreta Silvia Graziani. Forse non tutti sanno che un lieto evento nella vita dell'attrice ha portato a modificare anche la storia del personaggio da lei interpretato: il pancione che Luisa ha portato in scena era reale e ha dato vita ad un meraviglioso maschietto di nome Lorenzo. Madre, compagna e grande lavoratrice, Luisa cucina molto bene e la sua casa è sempre aperta ad amici e colleghi.
Silvia
Spontanea e vivace, Silvia colpisce per la sua simpatia e volubilità: ogni tanto si fissa su qualche corso o hobby che all'inizio segue con caparbietà, ma che poi abbandona, non appena spunta un nuovo interesse all'orizzonte. Silvia ha sempre qualche idea pazza in mente con cui stupire i suoi amici e parenti. E' la proprietaria del Caffè Vulcano, acquistato grazie all'aiuto della madre naturale, Teresa Diacono, e ai soldi che la donna ha vinto partecipando ad un quiz televisivo. Altruista e sincera, sensibile e passionale, Silvia sarebbe disposta a tutto per i suoi amici: accorre sempre in soccorso di chi è in difficoltà - anche se l'altro non vuole. Purtroppo, c'è chi se ne approfitta, facendola soffrire ingiustamente. Silvia ha una vera passione per il cinema, in particolar modo per i film drammatici: non a caso sua figlia si chiama Rossella, in ricordo della celeberrima protagonista di Via col Vento. Romantica com'è, Silvia ha un solo grande sogno: avere un grande amore e una famiglia vera. Un sogno che sembra finalmente diventato realtà al fianco di Michele Saviani con il quale si prendeva cura di sua figlia Rossella. Ma la monotonia e con essa una storia clandestina tra Michele ed Elena, hanno fatto crollare una volta ancora il castello che si era costruita. Allo sbando, Silvia commette tanti errori, da una relazione senza senso, all'alcolismo, al ferire Michele. Ma Silvia ha deciso di tornare a vivere per poter finalmente riabbracciare Rossella... e un nuovo amore, Carlo. Ma la storia tra i due finisce e Silvia torna a casa, triste, ma pronta a ricostruire la sua vita a Napoli, lontana dall'alcol e con affianco Rossella, Teresa e Otello. Quella dell’amore per Silvia resta una sfera piena di tribolazioni e delusioni con una lunga serie di storie sbagliate. Ma la rinnovata intesa con Michele spingono Silvia a ritrovare la famiglia insieme al suo ex. E saranno le inchieste di Michele che la costringeranno a far fronte ad un periodo difficile: la camorra per vendicarsi delle inchieste del giornalista, incendia Caffè Vulcano. Silvia sembra quasi convinta a mollare tutto, ma l’unione familiare la porta a rinnovare il Caffè Vulcano e riaprirlo con una nuova immagine e una nuova carica.