Smartphone con spia
iPhone, Android, BlackBerry, Windows Phone: scopri quali apparecchi sono dotati del discusso software di tracciabilità “Carrier IQ” Jason Gilbert Huffington Post 1 dic 2011
Avrete senz’altro almeno sentito parlare di “Carrier IQ”, il software pre-istallato su milioni di smartphone, che registra e memorizza ogni tasto che premete, ogni sms che mandate e ricevete, ogni sito internet che visitate e così via... Se siete proprietari di uno smartphone, quindi, dal BlackBerry all'iPhone all'Android, vi starete chiedendo se il suddetto avrà o no Carrier IQ e, se sì, se si fa a toglierlo, ammesso che si possa fare. Ecco quindi una veloce guida su tutto quello che si sa su “Carrier IQ”, sistema operativo per sistema operativo.
ANDROID Tutto il bailamme su “Carrier IQ” è cominciato con la scoperta di questo software ficcanaso sui telefonini Android. E tutto lascia pensare che la cosa continuerà a fare rumore, basti pensare che il senatore americano Al Franken ha chiesto tempo fa alla “Carrier IQ” spiegazioni dettagliate su cosa facciano davvero... Se il vostro apparecchio Android non è dotato di rooting, non sarete in grado di capire se porta IQ o meno. Ma qualcosetta la sappiamo lo stesso: - Nessuno smartphone Nexus (Google Nexus, Nexus S e Galaxy Nexus) ha “Carrier IQ”, ci dice una fonte della rivista “The Verge”, secondo il quale neanche il Motorola Xoom ce l'avrebbe - Verizon, operatore di telefonia mobile americano, ha dichiarato in un’ e-mail al magazine specializzato “GigaOM” di non aver istallato “Carrier IQ” su nessun telefono - Il provider Sprint sempre su “The Verge”, scrive che loro effettivamente usano “Carrier IQ”. E nello specifico:
"Carrier IQ offre la possibilità a Sprint, e ad altri che lo usano, di analizzare la network performance, permettendo di mettere a fuoco le situazioni dove dovremmo migliorare il servizio. I dati vengono usati anche per capire la performance dell'apparecchio, per individuare cioè quando succede cosa. Raccogliamo informazioni sufficienti a delineare le esperienze del cliente sul nostro network, in modo da sapere come affrontare ogni singolo problema di connessione. Resta il fatto che tramite “Carrier IQ” noi non abbiamo accesso a contenuti di messaggi, foto, video e testi e né abbiamo intenzione di farlo mai. Le informazioni raccolte non vengono né vendute né cedute ad altro fuori di Sprint"
- Kindle Fire, secondo Gizmodo, non ce l'ha - Lo sviluppatore Trevor Eckhart ha creato un'app per i telefonini Android, in grado di identificare e rimuovere “Carrier IQ”. Comunque sia, il vostro telefonino Android dovrà essere in rooting per poterlo fare, cosa probabilmente oscura o trascurabile per uno poco addentro alle questioni tecnologiche. Meglio quindi aspettare che sia la “Carrier IQ” a risolvere questo ginepraio, che rischiare di rendere il telefono inservibile, annullare la garanzia e esporsi a malware
WINDOWS Phone - Secondo 9to5Mac Windows Phone sembrerebbe essere totalmente libero da “Carrier IQ”
BLACKBERRY La Research in Motion ha dichiarato a “Business Insider” che i suoi telefoni non hanno “Carrier IQ” preinstallato e che non autorizza altri ad istallarlo. Ciò non significa, comunque, che il software non venga istallato senza autorizzazione.
"RIM è al corrente del fatto che un ricercatore in materia di sicurezza ha denunciato l’esistenza di un'applicazione nota col nome di “Carrier IQ”, che viene istallata su apparecchi mobili da molteplici venditori senza consenso o all'insaputa di chi utilizza l'apparecchio stesso. La RIM non istalla “Carrier IQ” sugli smatphone BlackBerry, né autorizza i partner a farlo prima della vendita e della distribuzione. La RIM, inoltre, non sviluppa né commissiona lo sviluppo dell'app “Carrier IQ”, né ha alcun tipo di partecipazione nelle procedure di collaudo, promozione o distribuzione dell'applicazione. La RIM continuerà a esaminare ogni rapporto e informazione relativa all'applicazione in oggetto"
IPHONE Il famoso hacker di iOS chpwn ha trovato tracce di Carrier IQ su iPhone con sistema operativo iOS 3.1.1 e superiori, fino all’iOS5. Sembra, però, che il “Carrier IQ” su iPhone fosse in grado di tracciare molte meno informazioni rispetto a quello su Android Chpwn scrive sul suo blog:
"‘Carrier IQ’, il malfamato "keylogger", strumento cioè che memorizza ogni tasto che premete, non c'è solo per Android, Symbian, BlackBerry o altri webOS. Infatti, fino all'iOS5, la Apple ha istallato su iPhone una copia di “Carrier IQ”, che però sembrerebbe disabilitato come altri sistemi di diagnosi su iOS5. In molti casi le versioni più vecchie possono inviare informazioni. Quindi, se volete disabilitare “Carrier IQ” sul vostro apparecchio con iOS5, sembrerebbe sufficiente farlo disattivando "Diagnosi and Uso" in “Impostazioni”. Sono abbastanza sicuro quando dico che su iPhone “Carrier IQ” non ha accesso a messaggi, cronologia web, password, browsing. Non remota,cioè, nessuno di questi dati".
Ancora preoccupati? Ecco allora come si disattiva “Carrier IQ” su iPhone: 1) Andate su "Impostazioni" 2) Selezionare "Generale" 3) Selezionare "Info" 4) Selezionare "Diagnosi e uso" 5) Selezionare "Non inviare" e, qualora il vostro iPhone abbia davvero l'istallazione “Carrier IQ”, da questo momento in poi le informazioni eventualmente raccolte non verranno più mandate alla Apple.
La Apple ci ha tenuto a precisare:
"Abbiamo smesso di supportare “CarrierIQ” sugli iOS5 di gran parte dei nostri prodotti e sarà rimosso completamente in occasione di un futuro aggiornamento di software. Per ogni informazione di diagnosi, il cliente dovrà attivamente scegliere di condividere l’informazione. Qualora scegliesse questa opzione, l'informazione verrebbe inviata in forma anonima e criptata, priva di ogni dato personale. Non abbiamo mai registrato quanto digitato sull’apparecchio, né messaggi né altra informazione personale. Né abbiamo alcuna intenzione di farlo mai".
Ecco fatto. Gizmodo ha una lista, aggiornata di continuo, con smartphone, produttori e operatori telefonici che non prevedono l'istallazione di “CarrierIQ”. Dal canto nostro, l’Huffington Post farà di tutto per informarvi di ogni novità in merito. Nel frattempo terremo gli occhi ben aperti su ogni eventuale altra dichiarazione delle parti in causa, su quella che sembra proprio essere una violazione della privacy
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