Tremonti "la 626
è un lusso"
Continuano le morti bianche in Italia. Ieri due persone hanno perso la vita. E mentre il numero aumenta, il ministro dell'Economia Tremonti critica la 626, che garantisce la sicurezza sul lavoro
"La 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro) è un lusso che non possiamo permetterci". Parola del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, che al Berghem fest ha dichiarato: "Dobbiamo rinunciare ad una quantità di regole inutili: siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato".
E proprio mentre il ministro pronunciava queste parole, in Puglia si consumava l'ennesima tragedia sul lavoro. Tre uomini sono caduti in una cisterna profonda sette metri nelle campagne di San Ferdinando di Puglia, tra le province di Bari e Foggia: uno di loro, Antonio Della Pietra, di 51 anni, originario di Cerignola (Foggia) è morto. I suoi due compagni sono rimasti feriti in modo non grave e trasportati in ospedale. Si tratta del carabiniere e proprietario del fondo agricolo in cui si trova la cisterna, Tommaso D'Assisti, e di suo cognato Sabino Mastrototaro di 43 anni. I due operai e il proprietario del fondo agricolo stavano svolgendo lavori di impermeabilizzazione della cisterna.
E come se non bastasse un altro operaio è morto ieri folgorato da una scarica elettrica in un cantiere edile a Tramonti, sulla Costiera Amalfitana.
La legge sulla sicurezza sul lavoro è lo strumento giuridico fondamentale che stabilisce tutte le regole da osservare sia nel privato che nel pubblico e ha introdotto una responsabilità maggiore nei riguardi del datore di lavoro. Inoltre obbliga ad eleggere un "rappresentante dei lavoratori per la sicurezza", che si va ad aggiungere ai rappresentanti sindacali.
Insomma, una tutela per i lavoratori, che comunque continuano a morire.
In Italia le morti sui luoghi di lavoro ogni anno raggiungono cifre impressionanti. Immaginiamoci cosa succederebbe senza la 626.