Monti: "Al vertice di Bruxelles è in gioco l'Europa" (e forse anche il suo governo)
ROMA - “Se da lì arriverà una risposta debole davanti alla crisi, allora si rischierebbe un accanimento speculativo anche verso paesi meno deboli, come l'Italia". Per preparare il vertice oggi il premier ospita nella Capitale,la cancelliera tedesca Merkel, il presidente francese Hollande e il premier spagnolo Rajoy
ROMA - "Occorre - prosegue Monti - rafforzare l'integrazione, segnare una strada che renda chiaro a tutti, compresi i mercati, la volontà di rendere l'euro irrevocabile, occorrono misure realizzabili e più efficaci per dare stabilità finanziaria all'eurozona”.
Nodo, questo, su cui insiste anche il Presidente della Repubblica: “E’ improrogabile una mobilitazione di risorse a livello europeo a sostegno della ripresa economica”, ha detto Napolitano.
Insomma saranno sette giorni decisivi per il nostro presidente del Consiglio, impegnato già oggi nello snodo cruciale del vertice a quattro tra Italia, Francia, Germania e Spagna. E già oggi Monti incalzerà la Merkel. Salvare l'euro e rilanciare l'economia e l'Unione Europea. Sono gli obiettivi del vertice odierno che vede presenti anche il presidente francese Hollande e il premier spagnolo Rajoy. Si punta a misure concrete e durature, come l'uso del fondo salva stati per frenare la corsa degli spread.
Il Fondo Monetario Internazionale, in vista del decisivo Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno, invita con forza i leader europei e la Bce a un più intenso sforzo collettivo per far uscire l'eurozona dalla crisi che, sempre secondo il Fondo, ha raggiunto uno stadio critico. Messaggio che sarà all'esame della riunione dei ministri finanziari europei in corso a Lussemburgo.
Intanto l'agenzia di valutazione Moody's ha deciso una raffica di declassamenti che colpisce tutte le maggiori banche mondiali, europee e americane. Decisione che sta influenzando negativamente borse e mercati.Sa il premier italiano che se dovesse tornare a mani vuote da Bruxelles la vita del suo governo sarebbe a rischio. Lo aspetta al varco un pezzo della sua maggioranza, una fetta consistente del Pdl tentata dal voto anticipato.
E’ un partito spaccato, quello di Berlusconi e Alfano, con il cavaliere che accarezza un progetto diverso e molti degli attuali dirigenti decisi a porre un argine al tracollo. Nulla è ancora deciso, ma ormai più nessuno esclude l'ipotesi di un ritorno anticipato alle urne. E se dal consiglio europeo Monti tornerà sconfitto, l'offensiva potrebbe partire subito.