22/11/2024
15/07/2010

Manovra
La fiducia al Senato

Il Governo sottopone il disegno di legge sulla manovra economica al voto di fiducia, al via al Senato. Da domani passa alla Camera. Varato il maxi emendamento del Governo.

Oggi la fiducia al Senato, da domani la manovra passa alla Camera.

Intanto le Regioni hanno accantonato il proposito di riconsegnare le deleghe, cioè di rinunciare a gran parte delle proprie prerogative, da un punto di vista economico.

E oggi la manovra incassa anche l’approvazione di Mario Draghi, che ha parlato all’assemblea dell’Abi: “era inevitabile agire al più presto, nonostante i costi in termini di crescita dell’economia che questi provvedimenti comportano.” Il Governatore della Banca d’Italia ha anche delineato qualche linea guida: lottare sempre di più contro l’evasione, alzare la guardia come non mai; abbassare le tasse; alzare l’età pensionabile; riorganizzare le risorse della Pubblica Amministrazione, perché i tagli ai fondi ad esse destinati non comportino tagli ai servizi alla cittadinanza.

La manovra, lo ricordiamo, prevede l’innalzamento dell’età pensionabile, tagli per il pubblico impiego che prevedono congelamenti degli stipendi – fatte salve maternità e malattia – e nessun rinnovo dei contratti.

Le Regioni si vedranno tagliati i fondi di 8,5 miliardi di euro in due anni, cosa che – secondo gli amministratori  – comporterà disagi per i trasporti: o servizi ridotti, o biglietti più cari.

Chiuderanno alcuni enti, e ci saranno risparmi sulle spese dei ministeri, il 10%, e sulle consulenze date all’esterno, il 20%.

Aumenti nei pedaggi, ma anche una stangata per le compagnie assicurative.

Confermate le proroghe per i pagamenti: sia per le tasse per la Regione Abruzzo che per le multe inflitte a chi ha sforato le quote latte.

Verrà anche introdotto un nuovo sistema per calcolare i redditi, incrociando i dati dell’Inps e dell’Agenzia delle entrate con il numero dei componenti della famiglia.