Manovra: ancora tensione
tra Governo e Regioni
Con le Regioni il Governo tenta una piccola apertura. Non basta, dicono i governatori.
Si dicute ancora alla Commissione Bilancio del Senato, e ieri sono state approvate ancora novità.
Questa mattina sono ripresi i lavori, poi la manovra arriverà in aula, arrivo che potrebbe anche slittare a domani, e potrebbe non essere più oggi come era previsto.
Il maxi emendamento del governo poi verrà sottoposto al voto di fiducia, previsto per il 14 luglio.
La tensione più forte rimane quella con le Regioni, chiamate ai sacrifici più ingenti.
I tagli previsti dagli emendamenti rimangono invariati, ma alla Conferenza Stato- Regioni andrà il potere di decidere con quali criteri attuarli.
Tutti i governatori però continuano a chiedere a gran voce un incontro con il premier, oltre a quello previsto con Tremonti per domani. La speranza - dice Formigoni - è quella di indurre il governo a ritirare la fiducia, che però non sembra in discussione. Vedrete, Berlusconi sta lavorando, e ci stupirà, ha detto Renata Polverini stamane. Ma "E' evidente che se la richiesta di un incontro punta a modificare le cifre è chiaro che la discussione è impossibile" - ha detto il Ministro per i rapporti con le Regioni Raffaele Fitto.
Le Regioni sono chiamate a risparmiare 4 miliardi di euro el 2011, e 4,5 miliardi a partire dal 2012.
Verranno premiate le Regioni virtuose, quelle che rispettano il patto di stabilità interno, che spendono meno per il personale, combattono le false invalidità.
Verranno tagliate anche le risorse destinate a Province (meno 800 milioni di euro per loro) e Comuni(che dovranno fare a meno di 3,7 miliardi).