L’euro affonda?
Pronto il piano B
Il NYT ipotizza il crollo della moneta europea se la Germania dovesse andare in crisi. Le banche temono il tracollo e si preparano all’emergenza. Stati Uniti e Cina seguono con attenzione la bufera economico finanziaria che sta travolgendo l’Unione
Allarme crisi euro: le banche preparano piani d'emergenza per il possibile crollo dell'eurozona. Già pubblicate decine di rapporti in cui si studia questa possibilità. A riportare la notizia è il New York Times, secondo il quale la crisi del debito sovrano che ha minacciato di investire la stessa Germania ha portato gli investitori a mettere in dubbio il rango di principale pilastro della stabilità europea del Paese. I leader europei sostengono che non ci sia ancora bisogno di approntare un piano B, su tutti Angela Merkel, ma sta di fatto che è proprio ciò che stanno predisponendo alcune delle principali banche mondiali.
"Non possiamo essere, e non lo siamo, compiacenti su questo fronte", ha dichiarato Andrew Bailey, funzionario dell'Autorità dei servizi finanziari della Gran Bretagna, "Non dobbiamo ignorare la prospettiva di un allontanamento disordinato di alcuni Paesi dall'eurozona". In settimana Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura avevano diffuso rapporti a cascata sull’ipotesi di un crollo dell'eurozona. “La crisi finanziaria è entrata in una fase ben più pericolosa”, paventano gli analisti di Nomura, “A meno che la Banca centrale europea intervenga per aiutare dove i politici hanno fallito, un collasso dell'euro al momento sembra più probabile che possibile”.
I principali istituti finanziari britannici, come Royal Bank of Scotland, stanno preparando piani di emergenza. Le authority negli Stati Uniti stanno incalzando le banche come Citigroup, ma anche altri istituti, a ridurre l'esposizione verso l'eurozona. In Asia, le autorità di Hong Kong hanno intensificato il monitoraggio delle banche straniere e nazionali alla luce della crisi europea.