22/11/2024
15/03/2010

Articolo 18
i dubbi del Colle

Il Presidente della Repubblica sembra orientato a non firmare il ddl sul lavoro che introduce l'arbitrato nelle controversie tra lavoratore e datore di lavoro

Era stato approvato dalla Camera qualche giorno fa. Ma adesso il Presidente della Repubblica pare che stia meditando seriamente di rinviare alle Camere una delle ultime leggi volute dal governo. Si tratta del tanto discusso ddl 1167-B, che introduce la possibilità preventiva di ricorrere all'arbitro, invece che al giudice, in caso di controversie di lavoro.

In pratica, con la modifica introdotta dalla legge, si potrà ricorrere alternativamente al giudice del lavoro o all’arbitro. Bisogna considerare, tuttavia, che la scelta tra le due possibilità potrà essere fatta fin dal momento dell’assunzione, oppure nel momento in cui si trasforma il contratto a tempo determinato in contratto a tempo definitivo. In momenti, cioè, che vedono il lavoratore in una situazione di oggettiva difficoltà e debolezza. Sarà il datore di lavoro a scegliere se, in caso di licenziamento, si occuperà della causa un giudice o un arbitro.

E' per questo che il Capo dello Stato starebbe valutando la costituzionalità del provvedimento insieme a una commissione composta da Salvatore Sechi, Donato Marra e Loris D'Ambrosio. Una decisione precisa il Presidente non l’ha ancora presa, ma sembra intenzionato a non firmare la legge. In questo caso la stessa verrebbe rinviata al Parlamento con un messaggio motivato, per una nuova deliberazione, come prevede l’articolo 74 della Costituzione.

Anche i sindacati dei lavoratori si erano pronunciati contro il disegno di legge, affermando che si tratta di una norma anticostituzionale.