Imu: il saldo sarà una stangata
ECONOMIA - Scade il 17 dicembre l'ultima tranche dell'Imu e per la maggior parte dei proprietari italiani non ci sono buone notizie. Questo almeno secondo le stime dell'Osservatorio della Uil che fa sapere che ben 3.230 Municipi, pari al 77,9 per cento, hanno deciso di aumentare l'aliquota base
Scade il 17 dicembre l'ultima tranche dell'Imu e per la maggior parte dei proprietari italiani non ci sono buone notizie. Questo almeno secondo le stime dell'Osservatorio della Uil che fa sapere che ben 3.230 Municipi, pari al 77,9 per cento, hanno deciso di aumentare l'aliquota base. Altri 833 sindaci (il 20,1%) lasceranno invece le cose come stanno. Solamente 83 comuni (circa il 2 per cento) hanno optato per una diminuzione dell’aliquota. Insomma si prepara l’ennesima stangata per milioni di cittadini.
Tra le città che l'hanno aumentata troviamo Roma, Catania, Cagliari, Napoli, Palermo, Ancona, Genova, Torino, Perugia, di queste 9 hanno deciso l'aliquota massima del 6 per mille, Agrigento, Alessandria, Caserta, Catania, Catanzaro, Messina, Parma, Rieti, Rovigo. Sorprendentemente 8 città (tra cui Vercelli, Trieste, Siracusa, Nuoro, Novara, Biella, Lecce e Mantova) hanno deciso di abbassare l'aliquota sulla prima casa.
E sulle seconde case la musica non cambia. 86 grandi centri (il 93,5 per cento del totale) hanno aumentato l'aliquota per le seconde case: 36 di queste applicano l'aliquota massima del 10,6 per mille (Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Ancona, Milano, Venezia). Soltanto 6 grandi centri sono rimasti all'aliquota di base. La top ten dei rincari è guidata da Roma, ormai una delle città più tassate d'Italia: il costo medio dell'intera imposta Imu sulla prima casa è di 639 euro, seguono Milano con 427 e Rimini con 414.