Siamo quasi sessanta milioni
ROMA - E' quanto emerge dal 15° censimento fatto in Italia, di cui emergono i primi risultati, ancora parziali. I numeri emersi tracciano il profilo di un Paese che si ripopola soprattutto grazie agli stranieri, che fanno più figli
ROMA - Più immigrati e meno italiani. E' quanto emerge dal 15° censimento fatto in Italia, di cui emergono i primi risultati, ancora parziali. I numeri emersi tracciano il profilo di un Paese che si ripopola soprattutto grazie agli stranieri, che fanno più figli.
I residenti in Italia sfiorano i sessanta milioni, per l’esattezza 59.464.644 dei quali 28.750.942 maschi e 30.713.702 femmine, insomma ogni 100 abitanti, 52 sono donne.
In 10 anni è triplicata la popolazione straniera, passando da 1.334.889 persone censite nel 2001 (dato definitivo) a 3.769.518 nel 2011 (dato provvisorio). Gli stranieri salgono dal 2,34% al 6,34% della popolazione.
La situazione italiana si avvicina a quella dei paesi con una lunga tradizione immigratoria. Il forte aumento dei cittadini stranieri contribuisce in maniera determinante all'incremento della popolazione totale nel decennio tra gli ultimi due censimenti, confermando la tendenziale staticità demografica della popolazione di cittadinanza italiana.