Manovra,
il governo chiederà la fiducia
Alla Commissione bilancio del Senato sofferta discussione degli emendamenti al provvedimento che, dopo il via libera atteso al massimo per domani, arriverà in aula.
L'esecutivo ha annunciato il proprio orientamento a chiedere la fiducia dopo un incontro tra Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. "Il governo ha preso atto del buon lavoro finora sviluppato in Parlamento - si legge in una nota ufficiale di Palazzo Chigi - e ha valutato tutti i miglioramenti proposti e realizzabili."
Nondimeno il Presidente del consiglio ha deciso di mettere il sigillo della fiducia al provvedimento per velocizzare la conversione in legge, ma anche per chiuderla con le polemiche di questi giorni.
Diversi i nodi ancora da sciogliere, ma alcune novità sembrano confermate.
La parte più consistente della manovra riguarda le pensioni. Confermato, in adeguamento alle normative europee, l'innalzamento dell'età pensionabile delle statali a 65 anni a partire dal 2012. Poi, nel 2015, avverrà l'agganciamento dei requisiti d'eta' all'aumento dell'aspettativa di vita scatterà. I criteri verranno poi periodicamente rivisti: la seconda verifica scatterà nel 2019, e non nel 2016 come inizialmente previsto.
La commissione ha dato il via libera anche all'emendamento che esclude dai tagli gli apparati amministrativi le casse di previdenza e assistenza privatizzate, come quelle dei professionisti.
I comuni potranno utilizzare i dati messi a disposizione dall'Agenzia del territorio, per verificare i dati catastali, e così scovare case fantasma, accertare variazioni edilizie non registrate. Anche in caso di compravendite un tecnico potrà certificare la conformità tra contratto e dati catastali. Potrebbe anche essere un primo passo verso il federalismo municipale, e quindi verso l'istituzione di una cosiddetta service tax sulla casa.
La manovra prevede agevolazioni fiscali per le reti di impresa, che hanno già avuto il placet di Confindustria. Potranno essere fruite fino al 2013: il limite sarà di 20 milioni per il 2011, e di 14 milioni per i due anni successivi.
Ed è proprio quello delle richieste di Confindustria uno dei nodi rimasti ancora da sciogliere: norme fiscali, compensazioni, esecutività della riscossione a seguito di un accertamento. Attesa una nuova normativa sui certificati verdi, cioè sugli incentivi all'utilizzo delle fonti rinnovabili.
Ma il punto cruciale è quello dei tagli alle regioni: i governatori chiedono con forza un riequilibrio dei tagli, che peseranno in gran parte sulle amministrazioni regionali per 8,5 miliardi di euro in due anni. Reclamato dalle regioni un incontro urgente con il presidente del consiglio.
Andrà rivista, come ha spiegato il relatore della manovra, il senatore Azzollini, anche la norma sui tagli delle tredicesime di poliziotti, magistrati, professori universitari, e sulle modifiche al meccansimo degli scatti di carriera.